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Alessandra Villelli

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La Stella di Natale

il cui nome scientifico è Euphorbia pulcherrima, è una piccola pianta di origine esotica coltivata a scopo ornamentale per la sua particolare fioritura. Infatti, le brattee, disposte a raggiera intorno al fiore si colorano sempre più di rosso man mano che i giorni natalizi si avvicinano. Questo, quasi a voler simboleggiare la rinascita solstiziale del fuoco solare rappresentante la vita.
La Stella di Natale fu scoperta per la prima volta nel 1520 da conquistatori spagnoli a Tenochtitlan, dove era chiamata dai nativi “Cuitlaxochitl” cioè “fiore che cresce dai residui”. Gli abitanti del luogo la usavano in campo medico per le sue proprietà antipiretiche.
L’uso di regalare la Stella di Natale nel periodo natalizio, come avviene, tradizionalmente, con il vischio e l’agrifoglio. Essendo queste piante sempreverdi o produttive in questo periodo lo scopo è quello di propiziare il ritorno della vegetazione, dell’abbondanza e della prosperità. Anche per questo chi decide di sposarsi nel mese di dicembre anche come buon auspicio si tende a scegliere questa pianta cosi bella e ricca di significato.
Secondo una leggenda messicana, una ragazza chiamata Pepita era così povera da non aver nulla da portare per la celebrazione della nascita di Gesù. Così, fu ispirata da un angelo che le consigliò di raccogliere le erbe sul ciglio della strada. Nello stesso momento in cui iniziò a cogliere le erbe, dei boccioli rossi spuntarono tra la vegetazione. Quindi, la ragazza li prese e li portò in chiesa lasciandoli davanti all’altare.
Un’altra leggenda, sempre di origine messicana, molto simile alla precedente, narra che furono le lacrime di un bambino, triste per non aver potuto portare di meglio che un mazzo di rametti legati da un nastro rosso, a far trasformare dei semplici ramoscelli in una delle piante più apprezzate in Messico.
La tradizione cristiana, invece, vede nella disposizione a stella delle foglie, la Stella di Betlemme e nel colore rosso dei fiori il sangue di Cristo crocifisso. Questi simboli si rivelano in realtà essere presenti nei culti solari di molte altre culture, più antiche del cristianesimo, che onoravano la morte e la rinascita del dio del sole.
Il significato della Stella di Natale
Nel linguaggio dei fiori e delle piante la Stella di Natale è il simbolo benaugurate per eccellenza, in quanto incarna lo spirito della rinascita e serenità tipico del Natale. Inoltre, rappresenta anche l’umiltà, la saggezza, l’amore verso il prossimo e la fiducia completa.

Bacche di Biancospino

Il biancospino è una delle piante di Natale dalle bacche rosse che si usa per decorare la casa e che, visto il suo significato nel linguaggio dei fiori, dovrebbe essere regalato proprio tutti.
Il biancospino è un arbusto il cui nome deriva dal greco “kratos” che significa forza,

“oxus” accuminato e “anthos” fiore. Secondo un’antica leggenda (tramandata già nell’antica Roma) questo fiore sarebbe in grado, grazie alle sue spine aguzze, di allontanare gli spiriti del male. Per questo motivo, durante matrimoni e celebrazioni, veniva utilizzato come simbolo di protezione.

L’invio invece di biancospino è considerato un dolce segno di speranza, forse per i suoi fiori bianco-rosa dal profumo gradevole.
Scegliere un bouquet con bacche è certamente un’alternativa originale ad una classica composizione autunnale, tuttavia, quando si tratta di osare, è sempre bene che la sposa ci pensi a lungo per capire se è veramente l’originalità ciò che desidera per le sue nozze. È anche vero, però, che un bouquet di bacche non è poi così estremo, anzi, potrebbe giusto essere quel tocco di particolarità che farà ricordare a lungo la vostra cerimonia.
I colori del bouquet da sposa autunnale sono quelli che caratterizzano la stagione, ossia quelli caldi delle foglie che stanno per cadere: rosso, giallo, arancione ma anche il viola, il bordeaux, il verde intenso e il bianco avorio. Per costruire uno splendido bouquet da sposa con bacche la prima decisione da prendere è se realizzarlo esclusivamente con i piccoli frutti oppure mescolare insieme vari elementi: restando nel campo dell’originalità si potrebbero abbinare alle bacche delle spighe di grano e persino delle grandi foglie dalle intense colorazioni autunnali.
Anche i fiori, chiaramente, possono essere inclusi in un bouquet con bacche, sfruttando precisi contrasti di colore oppure giocando con nuance simili: le bacche disponibili per un bouquet sono moltissime, tante quante le piante che producono questi piccoli frutti. Il classico hypericum rosso, ad esempio, è molto adatto anche per le nozze invernali e disponibile persino in una varietà dai frutti bianchi; altrettanto candide sono quelle del vischio e del sinforicarpo; a seconda delle varietà, invece, andranno dal bianco al violette le bacche della pernettya mucronata.

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